
Da quasi vent’anni insegno a giocare in modo corretto. Premesso che i punti cardine restano sempre moderazione e utilizzo di siti legali, ci sono due elementi fondamentali per ottenere buoni risultati: tecnica e psicologia.
Il primo, quello tecnico, riguarda la capacità di analizzare bene le partite, usare strumenti adeguati — come le piattaforme Exchange — e seguire un metodo coerente. Il secondo, quello psicologico, entra in gioco solo quando il primo è solido.
Nel mio libro Quote Scommesse Calcio spiego entrambi questi concetti. Oggi, all’interno dell’iniziativa Chiedi all’Esperto, voglio rispondere all’osservazione di un utente, Andrea, che mi scrive:
“Faccio bene, ma il mio problema è che poi mi perdo, mi agito, perdo di nuovo e ritorno al punto di partenza.”
È una situazione classica, che bisogna assolutamente evitare. Tecnica e psicologia vanno di pari passo, ma prima ancora della psicologia serve la tecnica. Bisogna chiedersi: “Sto davvero giocando correttamente?”
Spesso, quando si perde, non è solo una questione di emozioni o autocontrollo, ma una mancanza di base tecnica. E i risultati, invece di essere costanti, diventano altalenanti.
Molti utenti, dopo una serie negativa, tendono a dare la colpa alla “testa” o alla difficoltà nel restare lucidi. È un modo per dire a sé stessi: “Eh, sono fatto così.” Ma questo atteggiamento di autodifesa è una trappola. Attribuire tutto alla parte psicologica diventa una giustificazione che impedisce di crescere davvero. La verità è che nella maggior parte dei casi non si tratta di carattere o emotività, ma semplicemente di una preparazione insufficiente.
È come un attore di teatro: può anche essere carismatico e motivato, ma se non conosce bene la parte, se non ha provato abbastanza, se non riesce a entrare davvero nel personaggio, la sua interpretazione sarà mediocre. Non è questione di ansia da palcoscenico, è mancanza di preparazione. Quando invece un attore è pronto, conosce ogni battuta e ogni gesto, sale sul palco con naturalezza. Sa già cosa deve fare, è destinato al successo.
E nelle scommesse è lo stesso. Chi è preparato non ha bisogno di parlare di psicologia: ha metodo, sicurezza e fiducia nei propri mezzi. La mente si allinea automaticamente alla tecnica.
Per questo invito sempre chi mi segue a scrivermi per confrontarsi, chiedere consigli o far valutare i propri pronostici. State seguendo un metodo preciso o giocate “a sensazione”? Prima ancora di mettere soldi nelle scommesse, sapete analizzare bene gli incontri? Avete idea delle vostre percentuali di pronostici vincenti?
Dalla mia esperienza con migliaia di utenti, ho visto che la maggior parte di quelli che dicono “vinco e poi perdo” hanno una mancanza di metodo e di preparazione.
E la buona notizia è che su questo si può lavorare.
Quando si è preparati, l’effetto “sfortuna” tende a zero, soprattutto nel medio-lungo periodo.
E quando si ha una base tecnica solida, anche la parte psicologica migliora in modo naturale.
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Come iniziare con l'Exchange – La guida pratica per partire subito.
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