UE: spetta agli Stati membri l’organizzazione del gioco online

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liquidita-europeaMichel Bernier, il commissario per il mercato interno dell’Unione Europea (UE) ha ribadito: “La Commissione è consapevole del fatto che il gioco d’azzardo online è una crescente attività. L’importanza economica del settore è dimostrato dall’elevato livello di innovazione dell’industria europea.

La Commissione ha sottolineato nella sua comunicazione ‘Verso un quadro europeo globale per gioco d’azzardo online che la cooperazione amministrativa deve anche tradursi in una riduzione degli oneri amministrativi inutili, in particolare nel processo di autorizzazione e la supervisione di operatori autorizzati in più di una giurisdizione, e funzionerà in tal senso.

Tuttavia, si desidera ricordare che spetta agli Stati membri attualmente, in conformità con la pertinente giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, determinare l’organizzazione e il controllo della offerta di gambling e fissare gli obiettivi della loro politica sul gioco d’azzardo. Nel dicembre 2012 la Commissione ha istituito un gruppo di esperti in materia di servizi di gioco composto dalle autorità degli Stati membri responsabili della regolazione dei servizi di gioco d’azzardo. Il gruppo di esperti comporta uno scambio di esperienze e di buone pratiche. La Commissione collabora con il gruppo sulle iniziative per garantire una cooperazione efficace tra le autorità di regolamentazione degli stati membri.
La Commissione riconosce la necessità di sforzi comuni a livello comunitario in materia di gioco d’azzardo online per proteggere adeguatamente i consumatori europei. Pertanto, la Commissione sta valutando una serie di iniziative, in particolare le raccomandazioni sulle norme a tutela dei consumatori comuni e pubblicità responsabile. L’attuazione di queste misure di protezione dei consumatori rimane soprattutto di competenza delle autorità nazionali
“.

Parole che confermano la linea già adottata dalla comunità Europea, ecco sempre le parole di Barnier del Giugno 2013: “Spetta agli Stati membri, entro i limiti stabiliti dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, determinare l’organizzazione dell’offerta di gioco, inclusi gli obiettivi della loro politica di gioco e il livello di protezione perseguito. Per quanto riguarda le concessioni di gioco e le autorizzazioni per i negozi di scommesse le autorità pubbliche hanno il dovere di rispettare le regole fondamentali dei Trattati (trasparenza, parità di trattamento). L’implementazione di misure volte a proteggere i consumatori è di primaria competenza anche delle autorità nazionali. Tuttavia la Commissione riconosce che l’effettiva applicazione da parte degli Stati membri della legislazione nazionale è necessaria per il raggiungimento degli obiettivi di interesse pubblico della loro politica di gioco. La Commissione adotterà anche due raccomandazioni, con l’obiettivo di fornire un elevato livello di protezione comune dei consumatori di servizi di gioco d’azzardo e la pubblicità, che è socialmente responsabile. I princìpi che devono essere elaborati comprendono la verifica dell’età, l’identificazione giocatore e l’impostazione del limite finanziario e temporale. L’attuale legislazione UE cerca in generale di tutelare gli interessi economici dei consumatori e dei gruppi vulnerabili, in particolare i minori in particolare. Ad esempio, la Direttiva 2005/29/CE (fatte salve le altre norme nazionali relative alle condizioni di stabilimento e di regimi di autorizzazione in materia di gioco d’azzardo dell’UE) vieta una vasta gamma di pratiche commerciali ingannevoli o aggressive.”

In sintesi l’Unione Europea indica alcuni punti chiave per cui è lo Stato membro ha determinare l’organizzazione e il controllo dell’offerta di gioco, la tutela del consumatore attraverso la verifica dell’età, l’impostazione dei limiti di gioco e la regolamentazione della pubblicità che deve essere socialmente responsabile.
In Italia tutte queste direttive sono già coperte con grande livello di attenzione da parte di AAMS che quindi in Europa risulta essere un esempio da seguire per gli altri Stati membri.
Interessante poi il passaggio in cui si parla di sforzi comuni per regolamentare il gioco europeo a partire dalla tutela dei consumatori.
Chi ci segue da tempo sa che siamo sostenitori di una licenza europea comune che potrebbe facilitare tra l’altro l’inserimento della liquidità internazionale all’interno del Betting Exchange.
In tal senso positivi sono i segnali che sono arrivati nel Settembre 2013 dalla Spagna facendo riferimento ad una possibile liquidità europea per il poker online che avrebbe il suo sbocco naturale poi nell’applicazione degli altri giochi condivisi come il Punta e Banca.


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