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Oggi rispondiamo ad un utente che ci chiede informazioni sulla presenza della liquidità condivisa tra un network di operatori nel Punta e Banca italiano. Cerchiamo quindi di spiegare di cosa si tratta, qual sono le differenze con la liquidità italiana e quella internazionale e capire quali sono i motivi che ne rendono difficile la sua applicazione.
Liquidità italiana
Abbiamo già spiegato che in un primo momento nel nostro Paese sarà presente la liquidità italiana (conosciuta anche come liquidità locale), quindi solo gli utenti di uno specifico bookmaker potranno interagire tra loro. Nell’occasione abbiamo poi chiarito che in realtà è AAMS stessa che vuole introdurre la liquidità internazionale il prima possibile nel Betting Exchange.
Liquidità internazionale
Cerchiamo quindi ora di chiarire alcuni punti, quando si parla di liquidità internazionale (o liquidità europea) si intende dare la possibilità a bookmaker importanti che sono presenti anche all’estero di poter condividere le giocate tra i vari utenti. Il primo requisito necessario è che i mercati siano regolamentati, cioè abbiano una licenza che sia equivalente a quella italiana. Per questo motivo ad esempio un bookmaker che ha sia licenza italiana sia licenza spagnola potrebbe far interagire i propri utenti. Quindi per semplificare, un utente spagnolo potrebbe bancare un evento e un utente italiano potrebbe puntarci sopra.
Liquidità nel Network
La liquidità all’interno di un network invece è leggermente differente e prevede che, più bookmaker italiani, sempre con regolare licenza AAMS, possano condividere le giocate dei propri utenti. La conditio sine qua non è che questi bookmaker utilizzino la stessa piattaforma di gioco.
Quindi in pratica è come se i bookmaker A, B e C si uniscano tra loro su un’unica piattaforma (network). In termini logici questa potrebbe essere una buona soluzione per aumentare la liquidità. Quindi mentre per liquidità internazionale il bookmaker è sempre lo stesso nel caso del network esiste un mix di bookmaker.
Perché allora non è stata prevista questa possibilità nelle specifiche AAMS sul Punta e Banca?
Partiamo con il dire che la domanda andrebbe girata ad AAMS, comunque sia dalle nostre fonti, sembra che la causa sia collegata in qualche modo agli stessi problemi che si hanno sulla liquidità internazionale e cioè capire come gestire le diverse tassazioni.
Il problema è quindi di natura fiscale oltre che tecnica. Se tecnicamente sappiamo che però alla fine la soluzione si trova sempre il problema sembrerebbe quello normativo.
Prodotto destinato a crescere
La nostra personale sensazione è che si sia deciso, per un prodotto così innovativo e sofisticato, di mettere intanto il primo mattone, la pietra angolare sul quale far crescere nel tempo il prodotto.
Non possiamo che ripetere la nostra visione, il Betting Exchange al giorno 1 non sarà competitivo come quello estero, ma sicuramente si tratta del primo passo. Per questo siamo ottimisti sul successo del Punta e Banca in Italia, l’unica variabile è il tempo. Come è successo per le scommesse tradizionali sui siti .it che inizialmente non erano all’altezza di quelle sui .com, la stessa cosa succederà per il Betting Exchange. In poco tempo ci aspettiamo una crescita importante del prodotto e tramite la liquidità europea e/o la liquidità nei network ci aspettiamo che possa crescere velocemente.
Bookmaker Betting Exchange
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