Siti scommesse legali e illegali: tutto quello che c’è da sapere

Da quando è stato regolamentato il gioco online in Italia i siti non autorizzati da AAMS sono stati bloccati malgrado ciò alcuni utenti continuano a giocare sui siti cosiddetti .com ignorando il fatto che siano illegali. Abbiamo avuto il piacere di intervistare l’Ing. Giovanni Carboni uno dei massimi esperti in Italia del gioco a distanza […]

giovanni carboniDa quando è stato regolamentato il gioco online in Italia i siti non autorizzati da AAMS sono stati bloccati malgrado ciò alcuni utenti continuano a giocare sui siti cosiddetti .com ignorando il fatto che siano illegali.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare l’Ing. Giovanni Carboni uno dei massimi esperti in Italia del gioco a distanza per chiarire una volta per tutte quale è la reale situazione.

BettingExchange.it: Partiamo dalle basi, è legale per un cittadino italiano giocare su siti non autorizzati da AAMS i cosiddetti .com?

Giovanni Carboni: Non è legale giocare sul .com, la legge lo sanziona penalmente. In Italia, come in molti altri Paesi, il gioco “per il quale si corrisponda una ricompensa di qualsiasi natura e per la cui partecipazione sia richiesto il pagamento di una posta in denaro”, è una riserva dello Stato, ovvero dei concessionari ai quali lo Stato affida le funzioni pubbliche. La legge 401 del 1989, all’articolo 4, comma 1, sanziona penalmente chi offre giochi anche a distanza senza disporre della prevista concessione. Lo stesso articolo 4 al comma 3 punisce chiunque partecipa agli stessi giochi.

BE: Le vincite ottenute sui siti AAMS sono già tassate alla fonte e quindi non sono soggette a ulteriori tassazioni?

GC: Esatto, le vincite ottenute sui giochi dello Stato gestiti dall’Aams non sono soggette ad alcuna altra tassazione.

BE: I sostenitori dei .com fanno continuamente riferimento ad alcune sentenze come la Costa-Cifone ritenendo che i giudici hanno dato ragione a Stanleybet. Dall’altra parte abbiamo l’Unione Europea che più volte ha ribadito che è lo Stato membro a decidere la regolamentazione sul proprio territorio. Può aiutarci a capire quale è la situazione?

GC: Questa è a mio avviso la questione più complessa e ingarbugliata del gioco italiano. Ritengo che non si risolverà prima della scadenza delle attuali concessioni, a giugno 2016, e solo se si disegnerà il nuovo modello con intelligenza. Riguardo alla situazione attuale alcuni elementi possono essere illustrati con chiarezza, ma è difficile dare un quadro completo chiaro ed è impossibile farlo in una breve intervista. Stanley ha ottenuto con tre successive sentenze dalla Corte Suprema Europea alla quale si è appellata il riconoscimento di aver subito una discriminazione non solo in occasione dell’assegnazione delle concessioni per l’esercizio delle scommesse sportive dell’anno 2000, ma anche in occasione dell’assegnazione delle concessioni dell’anno 2006, sulla cui base operano gran parte degli attuali negozi di gioco dell’Aams. Altri operatori pretendono che la discriminazione valga anche nei loro confronti. Le sentenze recenti della giurisprudenza sono state spesso favorevoli agli operatori, più spesso a Stanley ma non solo a Stanley. Si potrebbe osservare che in ogni caso la discriminazione riguarderebbe i giochi oggetto della concessione dei luoghi fisici, non il poker e i giochi di casino, che sono offerti da molti operatori .com mediante terminali resi disponibili ai giocatori in luoghi fisici.

BE: Chi gioca su un sito .com non autorizzato da AAMS può essere considerato un evasore fiscale?

GC: Ritengo che possa essere minacciata nei confronti dei giocatori .com anche la violazione della normativa fiscale.

BE: Quali sono le sanzioni per giocatori e operatori che operano senza licenza AAMS?

GC: La legge 401 del 1989 che ho già menzionato punisce “l’esercizio abusivo di giuoco e di scommesse” e in particolare punisce “con la reclusione da sei mesi a tre anni chiunque organizza, esercita e raccoglie a distanza, senza la prescritta concessione, qualsiasi gioco istituito o disciplinato dall’Aams”. Con il comma 3 punisce anche il giocatore: “Chiunque partecipa a concorsi, giuochi, scommesse, gestiti con le modalità di cui al comma 1, fuori dai casi di concorso nei reati previsti dal medesimo, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da lire 100.000 a lire un milione”. Se l’offerta di gioco di un operatore è riconosciuta legittima perché s’individua l’esistenza della discriminazione, anche il giocatore non è oggetto di sanzione. Va poi ricordato che il codice penale agli articoli 718 e 720, punisce con l’arresto da tre mesi a un anno e con l’ammenda non inferiore a lire quattrocentomila chiunque tiene un giuoco d’azzardo o lo agevola e punisce con l’arresto fino a sei mesi o l’ammenda fino a euro 516 chi vi partecipa.

BE: Il semplice blocco dei DNS da parte di AAMS sembra essere inefficace per il contrasto al gioco illegale, quali sono le forme di contrasto che verranno adottate in futuro? E’ prevista l’introduzione di multe altissime per gli scommettitori?

GC: È stata recentemente adottata dall’Aams una linea d’azione profondamente diversa da quella puntuale e capillare sui punti terminali del gioco a distanza .com. Si tratta di un’azione di persuasione con vari argomenti nei confronti dei provider che offrono i propri giochi ai .it, soprattutto i giochi di casinò ma anche altri giochi online, a cessare l’offerta dei medesimi giochi anche agli operatori che offrono il gioco in Italia avvalendosi di licenze .com. Stiamo parlando di giochi online dal punto di vista del tipo di licenza, che diventano di fatto giochi sul canale fisico, dal punto di vista dell’esperienza di gioco, quando sono resi disponibili in punti fisici mediante terminali. C’è molta offerta di questo tipo perché c’è molta domanda, e questo sarebbe bene non nasconderselo. Nuove sanzioni nei confronti degli scommettitori richiedono norme di livello politico, non basta un’iniziativa dell’Amministrazione o della Polizia fiscale, che può tutt’al più applicare più incisivamente le norme esistenti.

*L’Ing. Giovanni Carboni Managing Partner di Carboni&Partner e fondatore di EGLA – European Gambling Lawyers and Advisors è stato consulente dell’Aams per il progetto di regolazione del gioco a distanza, assiste molti operatori italiani e stranieri del gioco ed esercita attività di ricerca e di lobbying nel contesto istituzionale italiano del gioco.
www.egla.eu


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Riservato ai maggiorenni. I siti indicati sono autorizzati dallo Stato italiano. Giocare con moderazione, il gioco può creare dipendenza.

21 commenti

    • Ciao Fabio, in ogni paese dove andrai ci saranno leggi e tasse.
      Considera che se giochi sul .it rimani nel tuo paese e con vincite tassate.
      E’ passata meno di una settimana e già molti ex .com si stanno ricredendo, immagina tra qualche mese.
      Detto questo siamo in un mondo libero, se vuoi emigrare e entrare in un altro regime fiscale e legislativo sei libero di farlo 😉

    • Ciao Francesco, l’intervista è fatta il giorno riportato quindi marzo 2014. Alcune leggi italiane riportano ancora la dicitura in lire e nel caso di pena pecuniaria si considererà il valore in euro. Ma più che l’aspetto economico è l’aspetto penale che fa capire la gravità del problema di chi gioca sui siti illegali.

  • salve volevo porvi la seguente questione:
    se uno non è residente in italia può giocare comunque dal’italia?
    (esempio:se si trova in italia per lavoro?può giocare oppure è considerato come un trasgressore delle norme vigenti?

    • Dario in teoria può giocare in quanto è residente all’estero. Rimane il fatto che se la tua domanda è relativa all’utilizzo di un prestanome è naturalmente illegale. In quel caso gli illeciti sono almeno doppi.

      • Salve in primis chiedo ma è possibile che li fanno aprire queste sale planetwin365 betuniq etc etc?
        in secundis ne ho vista qualcuna aprire chiudere per sequestro da parte della finanza e poi riaprire come se non fosse successo niente,e gli utenti di quella sala ne conoscevo 2/3 non sono stati perseguiti a termini di legge ne a termini di multa.
        Qualcuno mi puo spiegare il motivo?

        • Gianni già il fatto che li facciano chiudere è relativo al fatto che sono illegali. Sono poi in genere riaperti grazie alla giustizia italiana che è molto lenta e facendo ricorso riescono poi ad operare. Rimane il fatto che più si andrà avanti e più questi esercizi chiuderanno, o prenderanno come hanno fatto già altri la licenza AAMS. Per quanto riguarda i giocatori sono in arrivo delle misure dirette proprio a loro.

  • Perchè lo stato ci impone di scommettere minimo due euro, quando all’estero si possono scommettere pochi centesimi? Non ci si puo’ divertire e spendere poco tipo 50 centesimi?

  • Salve, vorrei porre una domanda. Abito vicino al confine con la Svizzera e vorrei sapere se ci sono problemi per giocare su un sito non certificato secondo le leggi italiane quando ci si trova in un Paese estero. Accedendo con una connessione dello Stato Svizzero si è automaticamente sotto le leggi dello stesso? Se facessi un viaggio in un qualsiasi Paese vale lo stesso discorso?
    grazie

    • In quanto cittadino italiano devi sempre giocare solo siti italiani autorizzati da AAMS. Se sei all’estero puoi accedere normalmente al sito italiano e giocare.

    • Piano piano verranno chiusi tutti i centri che non hanno licenza, si tratta solo di tempo. Per operare in Italia bisogna essere in possesso di regolare licenza AAMS.

    • Assolutamente no, è la stessa cosa. Si può giocare solo ed esclusivamente sui siti che presentano l’autorizzazione di AAMS. La nomenclatura “siti .it” e “siti .com” è solo un gergo tecnico per questo motivo è specificata nell’articolo l’indicazione “i cosiddetti .com”. Quindi a prescindere dal .it e .com si può giocare solo i siti che hanno il logo AAMS e ti consigliamo di giocare solo su quelli più famosi perché più completi e affidabili. Per quanto riguarda il betting exchange puoi vedere qui https://bettingexchange.it/bookmaker-betting-exchange-italiani/

  • Salve, quindi se ho capito bene chi gioca sui siti senza autorizzazione AAMS rischia una multa da lire 100.000 a 1 milione (516 euro circa). E’ corretto?

    • No, se leggi meglio vedrai che Giovanni Carboni ricorda che c’è anche un aspetto penale nella questione, molto più grave quindi che una semplice multa.

  • Ormai grazie alla regolarizzazione del gioco da parte di AAMS tutti i siti .com sono disponibili anche in modalità .it e il successo maggiore per quanto ci riguarda è proprio il betting exchange .it che è ormai maturo e permette di giocare e vincere. L’unica discriminante è l’abilità, chi è bravo con il Punta e Banca vince, chi non è bravo perde. Semplice.