Coprire o non coprire la scommessa in caso di errata direzione?

Uno dei segreti del Betting Exchange è quello di saper prevedere il giusto trend di un match infatti una volta che si è capita la corretta direzione sarà facile ottenere un profitto, cosa fare però quando la scommessa non sta andando come avevamo previsto? Contenuti nascondi 1 Lascia o raddoppia 2 Esempio pratico 3 Coprirsi o […]

Totò Lascia o RaddoppiaUno dei segreti del Betting Exchange è quello di saper prevedere il giusto trend di un match infatti una volta che si è capita la corretta direzione sarà facile ottenere un profitto, cosa fare però quando la scommessa non sta andando come avevamo previsto?

Lascia o raddoppia

Prima di spiegare se coprirsi o meno in caso in un cui una scommessa vada storta è necessario prima introdurre alcuni concetti basici e ci aiutiamo parlando di una pellicola del 1956 con il grande Antonio de Curtis dal titolo “Totò lascia o raddoppia”, basata sull’omonimo show televisivo Lascia o Raddoppia condotto da Mike Bongiorno famosissimo in quell’epoca.

Nel film Totò era una esperto di scommesse sull’ippica e riesce a rispondere a tutte le domande di Mike, il problema nasce nell’ultima domanda quella che gli avrebbe consentito di guadagnare un premio equivalente all’incirca a 5 milioni di euro d’oggi.

Mike: “Quale è il nome del cavallo che il premio di Buenos Aires nel 1929?”
Totò: “Non ce la faccio” (non sapendo la risposta),
Mike: “Come ha detto?”
Totò: “Rinuncio” (indicando di voler mollare e quindi perdere tutto)
Mike: “Bravissimo! La risposta è esatta il nome del cavallo è Rinuncio!”

Così il grande Totò vinse i 5 milioni, nella realtà purtroppo le cose non stanno così, ma la logica del Lascia o Raddoppia ci serve per spiegare una tipica situazione delle scommesse che si crea quando si sta perdendo.

Esempio pratico

Facciamo un esempio pratico con il match di tennis giocato negli Australian Open 2014 tra la tedesca Lisicki e la rumena Niculescu.

Sulla carta non c’era partita, la Lisicki era bancata a 1.25 essendo nettamente favorita e una delle TOP 15 tenniste al mondo.

Facciamo conto che banchiamo la sfavorita, quindi la Niculescu, con una responsabilità di 350 euro per vincerne 50 sulla carta “sicuri”.
Bancare la sfavorita

A quel punto la Lisicki vince con facilità il primo match, 6-2, con la rumena che sembra essere alla sua prima partita di tennis nella vita, molti errori, gioco lento e prevedibile. Insomma la Lisicki sul campo e noi con la scommessa abbiamo la sensazione di avere la partita in pugno.

Il problema nasce nel secondo set, a sorpresa la rumena non solo lo vince ma lo vince bene anche lei per 6-2.

A questo punto tutte le nostre sicurezze non ci sono più, la tedesca è in difficoltà, la sua quota sale da 1.25 a 1.50, rimane favorita mentre la quota Punta della rumena diventa di 2.50.

La partita non sta andando più nella direzione che speravamo e a questo punto nasce l’esigenza di capire se stare fermi, “raddoppiare” o “lasciare”.

Coprirsi o non coprirsi?

A questo punto nasce il dilemma perché si aprono 3 scenari differenti prima che inizi il terzo set:
1) Possiamo rimanere fermi e attendere
2) Possiamo continuare a puntare a favore della Lisicki magari puntando sulla 100 euro sulla quota di 1.50.
3) Possiamo provare a coprirci parzialmente, mettendo la potenziale vincita di 50 euro su 2.50 ottenendo un profitto di 75 euro che tolti alla responsabilità di 350 significa che avremo una perdita certa di 275 euro.

Vincere due volte

In pratica, il punto 1 è di attesa, il secondo punto è un azzardo che rientra nella logica del “Vincere due volte” e una parziale copertura.
Per Vincere due volte intendiamo dire che si vincerà sia con la quota bancata sulla Niculescu sia sul punta a 1.50 sulla Lisicky, quindi aumentiamo il rischio per avere un maggior profitto alla fine.

Naturalmente non esiste mai una soluzione fissa alle decisioni, il consiglio è quello comunque di evitare di azzardare e provare a vincere due volte. Quindi la seconda ipotesi nella maggior parte dei casi non la consigliamo.

Il vincere due volte non è da confondersi con il metodo del raddoppio che già in passato abbiamo sconsigliato perché come tutte le progressioni porta solo a perdere soldi nel medio-lungo termine.

Decidiamo di attendere l’inizio del terzo set, contando sul fatto che la Lisicki è nettamente superiore e che la pausa tra il secondo e il terzo set potrebbe aiutarla a recuperare concentrazione e energie inoltre la tedesca ha il servizio in mano ed è un grande vantaggio.

Inizia il terzo set la Lisiki vince ma non convince 1-0.
La sua quota scende a 1.15 e quella della rumena a 4.60.

Copertura

A questo punto, per come è andata la partita, nella nostra simulazione decidiamo di coprirci e accettare una piccola perdita. Decidiamo di puntare 95 euro con un profitto ideale di 342 euro.
Punta tennista sfavorita
A questo punto la situazione è questa se vincerà la Lisicki otterremo un profitto di 50 euro dal banca al quale dobbiamo togliere i 95 euro messi sul punta e quindi avremo una perdita di 45 euro.
Nel caso in cui vinca la Niculescu avremo una vincita di 342 dal punta ai quali dobbiamo togliere i 350 di responsabilità sul banca e avremo una perdita di 8 euro.
Insomma in entrambi i casi avremo una perdita o 8 o 45 euro.
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Perché coprirsi con una perdita

Perché si è scelto di fare una copertura pur sapendo di avere una perdita?

Gli scommettitori professionisti sanno che questa è una scelta saggia mentre gli altri non accetterebbero mai un cosa del genere. Il motivo per cui un professionista sceglie di muoversi in questa maniera è perché una delle essenze del professionismo è quello di rischiare il meno possibile e sapere che alla fine non è la singola scommessa che conta ma l’insieme delle scommesse giornaliere.
Se l’obiettivo giornaliero ad esempio è quello di fare 50 euro al giorno, sapere che c’è una scommessa in cui si può perdere 45 o 8 euro ci può stare. Alla fine l’importante è che il computo a fine giornata sia positivo oppure nei casi peggiori in paro o al massimo con la perdita minima possibile che verrà recuperata nel computo mensile.

Rischiare di perdere 350 euro stando fermi non avrebbe senso, stesso discorso come detto prima, addirittura voler provare a Vincere due volte non conviene.
Sappiamo che ci sono giocatori che amano l’azzardo e amano rischiare due volte ma quello rischia solo di aumentare la perdita, ad esempio puntando sulla Lisicki all’inizio del terzo set per vincere ancora di più sarebbe un suicidio.
Quel modo di ragionare a nostro modo di vedere è più per giocatori che amano l’azzardo e che non ragionano da trader professionisti.

Per la cronaca alla fine il match è stato vinto dalla rumena a sorpesa, con una Lisicki che ha commesso oltre 50 errori gratuiti. La ragazza tedesca dopo il 2-2 nel terzo set è crollata psicologicamente e ha perso in maniera clamorosa anche il terzo set per 6-2. Nel nostro caso nella simulazione la nostra avventura si sarebbe chiusa con una perdita di soli 8 euro.

Quindi in conclusione potremmo dire Lascia o Raddoppia? “Mi copro!”


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