Il futuro del Betting Exchange italiano (Intervista a G. Carboni)

Ogni giorno che passa sono sempre più insistenti le domande da parte degli utenti della community per sapere come sarà il Punta e Banca in Italia, abbiamo avuto il piacere di intervistare  l’Ing. Giovanni Carboni per fare luce sul futuro del betting exchange italiano. Betting Exchange: Come si posiziona il Betting Exchange sul mercato Europeo […]

EglaOgni giorno che passa sono sempre più insistenti le domande da parte degli utenti della community per sapere come sarà il Punta e Banca in Italia, abbiamo avuto il piacere di intervistare  l’Ing. Giovanni Carboni per fare luce sul futuro del betting exchange italiano.

Betting Exchange: Come si posiziona il Betting Exchange sul mercato Europeo rispetto alle scommesse online tradizionali?
Giovanni Carboni: Si tratta di due prodotti tra loro prossimi ma anche molto diversi, non solo per la maggiore competenza che richiede il betting exchange. Le motivazioni sono diverse. La motivazione dello sportbook per il giocatore casuale è mettere alla prova la capacità di previsione del risultato. La motivazione del betting exchange, anche per il giocatore perdente, è la speculazione. Per il giocatore professionista non c’è separazione tra i due prodotti, può scommettere su una quota favorevole su un sito di sportbook, e poi può scommettere live sull’exchange betting sul risultato opposto, in relazione all’andamento dell’evento. Nell’exchange betting ci sono prede e predatori, come nel poker, o come in borsa. E anche per questo motivo la liquidità è fondamentale e potrebbe risultare critico l’equilibrio dell’ecosistema.

BE: Come si potrà posizionare in Italia il primo anno?
GC: L’exchange betting costituisce una piccola quota del totale betting a livello internazionale e lo sarà a maggior ragione sul .it. Il successo del lancio del prodotto italiano si misurerà sulla quota di gioco che sarà canalizzata dal circuito .com al .it. Non deve essere sottovalutato l’interesse dei giocatori professionisti e dei market maker ad approfittare dell’opportunità costituita da un mercato nuovo di giocatori casual che ora non giocano sul .com ma potrebbero giocare sul .it.

BE: Betfair sembra in vantaggio sugli altri operatori italiani e i nuovi test dovrebbero essere previsti per la prima metà di aprile. Possiamo ipotizzare il lancio tra il mese di Aprile e Maggio massimo?
GC: Betfair ha dedicato grandi energie e sarà presumibilmente l’operatore dominante. Ma non è il solo che sta concretamente lavorando su questa opportunità. Ci sarà almeno un competitor con un profilo diverso. L’exchange è un gioco nuovo anche dal punto di vista delle problematiche di allineamento al modello italiano, che impone il collegamento in tempo reale con il sistema di Sogei. Questo pone problemi di complessa soluzione, pertanto il lancio ad aprile-maggio è una buona previsione ma non una certezza.

BE: La liquidità condivisa tra utenti italiani nel betting exchange è attualmente prevista nella normativa italiana? Ad esempio Microgame potrà utilizzare la sua piattaforma condividendo la liquidità all’interno del suo network?
GC: L’AAMS ha affermato con chiarezza che il regolamento s’interpreta nel senso che la liquidità tra concessionari .it è consentita. Su questo non ci sono dubbi.

BE: AAMS e i rappresentanti di Spagna, Francia, Germania e Inghilterra stanno realizzando degli incontri periodici per trovare una serie di standard comuni, possiamo immaginare che nei prossimi anni si possa arrivare ad avere una liquidità condivisa a livello europeo che possa rimanere utile sia per il poker che per le scommesse sportive?
GC: Ritengo che il lavoro dei regolatori porterà a un ampliamento della liquidità al di là dei confini nazionali, in particolare l’allargamento ad altri mercati dotati di regolazione nazionale. Il primo passo potrebbe essere la sperimentazione di modelli di liquidità condivisa tra alcuni Paesi dell’UE sul poker, e solo poi sull’exchange, non fosse altro per il fatto che su quest’ultimo c’è stata una inversione di rotta, visto che la prima versione del regolamento prevedeva la liquidità internazionale. Il cammino sarà prudente perché ci sono molte perplessità alla quali devono essere date risposte convincenti. È un buon segno che la Spagna abbia annunciato l’intenzione di introdurre oltre alle slot anche il betting exchange.

BE: Come mai l’ippica non sarà presente almeno inizialmente nel betting exchange?
GC: L’horse betting in Italia a differenza dei mercati anglosassoni è un gioco distinto e separato. Inoltre ha gravi problemi, è giocato prevalentemente al totalizzatore, i portatori di interessi sono diversi, la gestione del gioco coinvolge altri attori istituzionali (MIPAAF). L’esclusione può apparire strana per un operatore anglosassone ma non sorprende chi conosce il settore italiano.

BE: Quali sono gli step necessari per far sì che il Betting Exchange diventi un prodotto altamente competitivo in Italia nei prossimi anni?
GC: Dimostrare di aver realizzato un mercato sicuro e protetto rispetto a ogni pratica dubbia o illegale e quindi, grazie alla fiducia in tali condizioni, implementare la liquidità condivisa tra mercati dotati di regolazione nazionale.

L’Ing. Giovanni Carboni Managing Partner di Carboni&Partner e fondatore di EGLA – European Gambling Lawyers and Advisors è stato consulente dell’Aams per il progetto di regolazione del gioco a distanza, assiste molti operatori italiani e stranieri del gioco ed esercita attività di ricerca e di lobbying nel contesto istituzionale italiano del gioco.
www.egla.eu


Bookmaker Betting Exchange

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4 commenti

    • Ciao Davide, non ci risulta anche se c’è sta una apertura in tal senso sulle scommesse virtuali dove già è consentito puntare solo 1 euro. Per quanto riguarda il betting exchange ci risulta che betfair metterà come puntata minima 2 euro.

    • La normativa stabilisce delle condizioni poi ogni bookmaker può adottare quello che vuole rimanendo all’interno dei parametri. Ad esempio la normativa parla anche di commissioni fino al 10% ma credo che accetterai ben volentieri il fatto che Betfair utilizzi le commissioni al 5% fino al 2%. 🙂
      Betfair sta cercando il più possibile di creare un betting exchange .it simile al .com, quindi commissioni al 5% e giocata minima di 2 euro sono in linea con il sito estero.